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GELATO E TERRITORIO IN EVIDENZA AL SHERBETH

Al recente Sherbeth Summit di Palermo oltre al concorso Francesco Procopio Cutò, nella giornata di lunedì 13 dicembre, ci sono stati altri momenti di grande interesse per chi opera nel settore del gelato.

 

Grande spazio è stato, in particolare, dedicato al territorio sia nei talk di presentazione di alcune eccellenze gastronomiche siciliane - dove è emerso il collegamento strategico di filiera tra gusti gelato e le produzioni agricole locali - sia nella tavola rotonda del pomeriggio.

 

Durante questo incontro, moderato dal giornalista del Sole 24 Ore, Nino Amadore, la tematicaè stata approfondita nelle sue diverse sfaccettature e le opportunità di valorizzare il gelato legandolo al territorio e ai flussi turistici sono state affrontate, in particolare, da Marcantonio Ruisi,professore di economia aziendale e marketing presso l’Università di Palermo.

 

Per quanto riguarda il gelato come elemento di richiamo di un pubblico turistico il prof. Ruisi ritiene che ci sia ancora molta strada da fare, ci sono tuttavia indubbie opportunità in quanto il gelato rientra a pieno titolo tra gli elementi dell'offerta enogastronomica di un territorio.

 

E, in tutto questo, va ricordato come il rapporto sul turismo enogastronomico che ogni anno viene pubblicato a cura della professoressa Roberta Garibaldi, evidenzi chiaramente come negli anni il campione di turisti coinvolto ha sempre più dichiarato che uno degli elementi portanti della scelta della destinazione turistica è proprio l’esperienza enogastronomica. Nell'ultimo l'ultimo biennio questa scelta è stata considerata come una motivazione davvero forte che arriva al 71% su un pubblico variegato, dalle persone più anziane ai ragazzi più giovani.

 

Il turismo enogastronomico va alla ricerca delle ricette locali e si sposta per andare incontro ad un'offerta tipico locale e forse nel settore del gelato questo ancora deve essere ulteriormente rimarcato, ma ci sono spazi affinché anche il prodotto gelato si possa identificare con un territorio.

 

Nei territori che esprimono determinate peculiarità il gelato, come succede per il resto dell’enogastronomia, può avere, dunque, una chiave di lettura ben precisa anche in termini di comunicazione e di marketing per evidenziare come ci sia una produzione locale artigianale che si richiama alle radici dei prodotti di quello specifico territorio.

 

Per raggiungere l’obiettivo è tuttavia necessario aprire le porte a delle alleanze e combinazioni territoriali, a sinergie di filiera, che a dire il vero già ci sono ma spesso limitate ad iniziative individuali e non di rete.

 

In questo ambito – come ha sottolineato Marlena Buscemi, educatrice e consulente gastronomica - vanno poi approfonditi bene alcuni termini in quanto non è sufficiente fermarsi genericamente a buono, a genuino, a qualità, ma è necessaria una giusta comunicazione che metta in evidenza una più precisa definizione di gelato come elemento distintivo e le specifiche peculiarità e le emozioni che il gelato esprime.

 

Lo stesso vale per il termine artigianale che lascia il tempo che trova in quanto è ora legato soprattutto a situazioni burocratiche e dimensionali dell’azienda (numero dei dipendenti, ecc.) e non al metodo di lavorazione o agli ingredienti.

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